EMAS: il management sostenibile

La certificazione europea per l’economia circolare di tutte le organizzazioni. In questo articolo, approfondiremo l’applicazione di EMAS alle aziende alberghiere.

Il turismo sostenibile può avere molte espressioni e manifestazioni. Con i miei articoli sulla sostenibilità, ho posto l’accento sull’adozione di politiche di performance ambientale e sull’efficace comunicazione di queste. Analizzando oggi lo standard EMAS, vorrei evidenziare degli aspetti di management sostenibile per il mondo dell’ospitalità alberghiera.


Cos’è EMAS?

Marchio EMAS

EMAS (abbreviazione di Eco-Management and Audit Scheme) è uno standard europeo introdotto nel 1993 e successivamente modificato nel 2001 e nel 2010 per adattarsi ai nuovi sviluppi scientifici e tecnologici nel settore ambientale. Una nuova modifica si è verificata, inoltre, nel 2018, con l’obiettivo di migliorare la comunicazione del marchio per le aziende. Alcune modalità di ottenimento del marchio sono state rese più flessibili e anche il logo è stato oggetto di modifiche nel corso degli anni dall’istituzione della certificazione. Il marchio e l’intero sistema di gestione, infine, è conforme alla normativa UNI EN ISO 14001 (International Organization for Standardization, normato in Italia da UNI).

L’adesione al sistema è volontaria per tutte le imprese e organizzazioni europee e non, pubbliche e private, che desiderano impegnarsi nel valutare e migliorare la propria efficienza ambientale. Lo slogan che si trova associato al marchio infatti è Performance, Credibility, Transparency, tre principi che guidano l’intero processo. Scopo prioritario di EMAS è naturalmente quello di contribuire alla realizzazione di uno sviluppo economico sostenibile, ponendo in rilievo il ruolo e le responsabilità delle imprese.

L’obiettivo principale di EMAS è migliorare l’ambiente e fornire a organizzazioni, autorità di controllo e cittadini (al pubblico in senso lato) uno strumento di valutazione e gestione dell’impatto ambientale di un’organizzazione (che si traduce anche in un vero e proprio risparmio sui costi legati all’attività). Parte integrante di EMAS sono infine la comunicazione al pubblico delle prestazioni ambientali e la partecipazione attiva dei dipendenti all’interno dell’organizzazione.

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Come si ottiene?

Il percorso per ottenere la registrazione EMAS è articolata in sei passaggi:

  1. Effettuare un’analisi ambientale;
  2. Dotarsi di un sistema di gestione ambientale;
  3. Effettuare un audit ambientale (valutazione);
  4. Redigere una dichiarazione ambientale, un documento pubblico con il quale l’organizzazione descrive i risultati raggiunti rispetto agli obiettivi fissati e un programma di continuo miglioramento delle prestazioni ambientali. Gli indicatori chiave riguardano:
    • emissioni in atmosfera,
    • efficienza energetica,
    • acqua, e scarichi idrici,
    • uso del suolo suolo in relazione alla biodiversità,
    • rifiuti,
    • sostanze pericolose.
  5. Ottenere la verifica indipendente da un verificatore EMAS, che esamina i passaggi fin qui compiuti;
  6. Registrare la dichiarazione presso l’organismo competente dello Stato membro, nel caso dell’Italia, ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale). L’organizzazione riceve il proprio numero identificativo di registro, il diritto all’uso del logo EMAS e pubblica la dichiarazione ambientale.
Processo di registrazione EMAS. Fonte: ISPRA

La comunicazione di EMAS

All’esterno dell’organizzazione

Lo standard EMAS non solo impegna le aziende a rispettare alcuni parametri, ma alimenta al contempo un sistema di comunicazione ambientale. Le organizzazioni aderenti comunicano e rendono trasparente la propria struttura gestionale e produttiva agli stakeholder (comunità, cittadini, autorità di controllo e pubbliche amministrazioni). Questa apertura consente dunque di instaurare una comunicazione ambientale trasparente. I vantaggi della scelta di comunicare la sostenibilità sono molteplici:

  • Brand reputation e brand image;
  • Visibilità e marketing;
  • Consumer empowerment e awareness;
  • Sviluppo nel segmento del turismo sostenibile;
  • Competitività sul mercato;
  • Supply chain;
  • Agevolazioni, fondi o incentivi pubblici (comunali, provinciali, regionali, statali ed europei).

Per sapere come ottimizzare la comunicazione ambientale sul sito web di una struttura alberghiera, leggi il mio articolo Ecolabel: hotel a confronto.

All’interno dell’organizzazione

La comunicazione all’esterno, tuttavia, non è sufficiente. È necessario monitorare e mettere in piedi anche dei sistemi di comunicazione all’interno dell’azienda (marketing ambientale interno). Questo è un aspetto particolarmente importante perché permette di formare e aggiornare il personale con l’obiettivo di dare vita a un percorso partecipato e condiviso dal personale. Se chi lavora per e con l’organizzazione conosce pratiche, regole e strumenti per contribuire al miglioramento delle prestazioni ambientali, ciò non può che essere positivo per tutti coloro che gravitano intorno all’attività economica considerata, clienti inclusi.

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Dati e statistiche

Secondo i dati e le statistiche pubblicati dall’Istituto ISPRA, in Italia si osserva una crescita progressiva del totale delle registrazioni EMAS nel corso degli anni: sono infatti 2.041 quelle attive nel 2020, con un aumento di questo dato di circa 60 unità ogni anno (nel 2019 erano 1.983, nel 2018 invece 1.917).

Individuando le organizzazioni registrate per regione, notiamo come la prima regione italiana per numero di registrazioni EMAS è la Lombardia (226), con a seguire Emilia-Romagna (146), Toscana (112), Lazio (87) e Trentino-Alto Adige (72). Questo grafico mostra dunque una situazione ancora piuttosto omogenea e sbilanciata a favore delle regioni del nord Italia. Sommando infatti le registrazioni nelle regioni del sud (Campania, Abruzzo, Puglia, Sardegna, Molise, Sicilia, Basilicata e Calabria) otteniamo un numero totale di 187, inferiore al numero presente nella sola Lombardia. Questo dato è particolarmente importante perché sottolinea l’importanza di diffondere questo sistema di gestione a tutte le regioni d’Italia.

regioni
Dati aggiornati al 31/12/2020. Fonte: ISPRA

Il grafico a torta riporta invece le organizzazioni per dimensione: le aziende registrate EMAS sono prevalentemente grandi (31%) piccole (30%), con a seguire le medie imprese (25%) e quote residuali per altri tipi di aziende.

tipologia
Dati aggiornati al 31/12/2020. Fonte: ISPRA

Infine, da ulteriori dati ISPRA risulta come i cinque maggiori gruppi di attività economiche registrate EMAS in Italia siano:

  • Attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti (312 registrazioni);
  • Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e AC (151 registrazioni);
  • Amministrazione pubblica (129 registrazioni);
  • Commercio all’ingrosso (84 registrazioni);
  • Lavori di costruzione specializzati (81 registrazioni).

Ad avvalorare l’assenza delle attività di ricettività turistica da questo gruppo è ancora ISPRA, che nel suo elenco interattivo e periodicamente aggiornato, ci riporta un numero piuttosto esiguo di attività alberghiere registrate EMAS in Italia. Vediamolo insieme nel prossimo paragrafo.

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Bonus: EMAS e le strutture alberghiere

Navigando il sito ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), è possibile consultare l’elenco delle organizzazioni registrate EMAS. Per questo articolo, ho concentrato la mia ricerca sulle strutture alberghiere, identificate dal Codice NACE (Classificazione statistica delle attività economiche nella Comunità europea) 55.10 “Alberghi e alloggi simili”. Come si può notare dallo screenshot, sono undici le organizzazioni attualmente certificate EMAS.

Screenshot elenco delle organizzazioni registrate EMAS secondo ISPRA al 12/10/21. Elaborazione dell’autrice.

Da questo elenco, notiamo come di fatto la registrazione EMAS riguardi pochi alberghi in Italia, costituendo attualmente un vantaggio competitivo importante per queste aziende. Questo elemento può essere dunque spunto per altre organizzazioni illuminate che vogliano ottenere il marchio EMAS, considerati i vantaggi già analizzati.

Particolarmente interessante da rilevare è il dato geografico, opposto a quello nazionale visto precedentemente. Nel caso delle aziende alberghiere, infatti, vediamo una concentrazione maggiore al sud Italia (in Campania, in particolare). Le undici organizzazioni registrate EMAS sono infatti così divise sul territorio nazionale:

  • Nord (3 registrazioni): Stenico (TN), Rosolina (RO) e Milano (MI);
  • Centro (2 registrazioni): Grosseto (GR) e Marciana (LI);
  • Sud (5 registrazioni): Anacapri (NA), Sant’Agnello (NA), Positano (SA), Vico Equense (NA) Polla (SA), Vieste (FG).

Così come fatto per Ecolabel, è possibile approfondire i siti delle singole aziende per analizzare la comunicazione online di quella che possiamo definire a tutti gli effetti una certificazione di eccellenza ambientale.

Per saperne di più su costi e benefici di EMAS, sono disponibili per il download sul sito ISPRA due brochure dedicate a EMAS per il settore alberghiero e ancora EMAS per il settore turistico.


Grazie per aver letto fin qui.

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